Blog

QI GONG – l’antica pratica cinese per coltivare l’energia

Cenni storici e ambiti di intervento

Sebbene il termine Qi Gong venga utilizzato per la prima volta dopo la nascita di Cristo (in epoca Jin tra il 265 e il 420 d.c.), tale pratica ha alcuni millenni di storia e, come dimostrano alcuni reperti archeologici, è presente in Cina ancora prima dello sviluppo della scrittura.
Nell’arco di tutto questo periodo, attraverso l’osservazione minuziosa di dettagli del comportamento umano colti e compresi nella loro funzione specifica, i maestri di Qi Gong sono giunti alla costruzione di un vero e proprio corpus conoscitivo. Così, per citare un esempio, sono riusciti a codificare veri e propri protocolli terapeutici partendo dalla semplice rilevazione che l’individuo per attenuare un dolore acuto tende spontaneamente ad attuare un ispirazione rapida, profonda e con un sonoro suono sibilante. Risultato che essi hanno ottenuto grazie ad una metodica sperimentazione dell’efficacia di tale inspirazione in circostanze diverse (periodi del giorno e dell’anno), oppure alla sua associazione a sequenze di movimenti o posture.
Oltre a permettere la creazione di una prassi codificata e articolata, tutte queste osservazioni e sperimentazioni hanno nel corso dei millenni permesso di giungere ad una comprensione della “fisiologia energetica” dell’individuo e di come questa influenzi corpo ed emozioni, essendone, a sua volta, influenzata.
Un corpo vastissimo e ricchissimo fondato su un’osservazione coscienziosa e rigorosa che confluisce nella Medicina Tradizionale Cinese, la quale, proprio per queste caratteristiche, può essere considerata una scienza dell’uomo e della natura.

Sin dalle sue origini le applicazioni di questo patrimonio conoscitivo sono state molteplici: dallo studio della relazione tra cielo, uomo e terra ( astronomia, l’uomo e il suo funzionamento, i movimenti terrestri) a quello dell’ambiente (geomanzia, feng shui), alle applicazioni nel combattimento e nella difesa (marziale) per finire allo studio della preservazione e del recupero della salute (terapeutico). Proprio quest’ultimo campo di applicazione risulta essere particolarmente interessante per la pratica psicologica.

Definizione
Il Qi Gong è una Disciplina Tradizionale Cinese costituita da un corpo conoscitivo di carattere teorico e pratico.
Il Qi si riferisce alla forza vitale che permea tutto il cosmo e si manifesta negli esseri umani con caratteristiche peculiari a seconda del compito svolto, ed è normalmente assunto dall’individuo tramite la respirazione, la digestione, la pelle e gli organi di senso. Gong significa invece pratica, esercizio. Il Qi Gong è quindi la pratica della forza vitale. Tale forza vitale che, per comodità, anche se non del tutto propriamente, in occidente chiamiamo energia, sarebbe alla base della condizione energetica di ciascun individuo, la quale mantiene interessantissime interrelazioni con il suo stato di benessere psicofisico.

Teoria fondamentale
Postulando che gli stati di malessere o di malattia dipendono da un blocco o da una stasi della circolazione energetica dovuta ad una reazione inadeguata o disarmonica dell’organismo alle perturbazioni emotive, sociali e bioclimatiche, scopo primario del Qi Gong è quello di mantenere o ricreare tale circolazione. Il fine ultimo di tale lavoro è il raggiungimento o il mantenimento del benessere fisico e psichico e una maggiore resistenza allo stress e ai fattori patogeni.
Il Sistema Energetico sul quale si poggia la pratica del Qi Gong postula inoltre una complessa interconnessione tra gli organi e le emozioni: quando queste ultime sono a bassa frequenza energetica si ha uno squilibrio all’interno dell’organo, così come le emozioni, a loro volta, sono influenzate dall’equilibrio energetico degli organi stessi. Secondo tale posizione, infatti, ogni organo, quando è sano è anche energeticamente equilibrato e vibra ad una sua particolare frequenza, livello vibrazionale correlato con un’emozione caratteristica di quell’organo. Quando invece, a causa di emozioni negative, l’organo cambia il proprio equilibrio energetico, cambia anche la qualità della propria frequenza, assorbendo e producendo, a sua volta, l’emozione negativa.

Tecnica
La pratica del Qi Gong consiste nell’assunzione di posizioni statiche o dinamiche, abbinate ad un particolare tipo di respirazione, di suono e a uno specifico stato di coscienza.
Attraverso le diverse pratiche di Qi Gong si apprende ad entrare nel cosiddetto “corpo energetico” degli organi, dei centri energetici e dei canali, dentro i quali scorre l’energia. Il passaggio successivo è quello di muovere tale energia, conducendola a piacere all’interno del corpo o innalzandone la frequenza, con un positivo effetto preventivo e terapeutico.
La stessa frequenza di un organo può essere in tal modo cambiata, riportando l’organo al proprio equilibrio energetico, e trasformando, cosa interessante sotto il profilo psicologico, l’emozione negativa eventualmente prodotta dall’organo.

Attualità del Qi Gong
L’esposta visione energetica viene oggi condivisa da parte dei fisici contemporanei, i quali considerano le particelle ( la materia visibile) solo come delle condensazioni locali del campo: concentrazioni di energia che vanno e vengono.
Per la fisica tutto è quindi energia: la materia è una forma densa di energia, il nostro corpo emana frequenze elettriche e campi elettromagnetici che sono stati misurati dalla scienza ma anche il pensiero , così come le emozioni e i sentimenti, sono forme di energia.Ogni corpo umano vibra e tutto ha una propria frequenza vibratoria, ed ogni pensiero ed ogni emozione è un campo elettrico con una sua carica energetica Le cellule del nostro corpo variano della loro carica elettrica a seconda delle nostre emozioni e viceversa.
Quindi ogni nostra emozione è contemporaneamente un evento mentale, biochimico ed energetico e qualsiasi evento/cambiamento indotto nel nostro essere si ripercuote a tutti questi livelli.

0 Condivisioni

Leave a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.