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Malati di Internet, dipendente il 13% degli adolescenti

Sono in prevalenza maschi tra gli 11 e i 14 anni. Usano la rete soprattutto per il gioco d’azzardo, attività legate al sesso e per una socializzazione patologica

GROSSETO – Internet crea dipendenza come l’alcol, il fumo e il gioco d’azzardo. Il 13% degli adolescenti italiani (in prevalenza maschi tra gli 11 e i 14 anni) e’ affetto da I.A.D.

(Internet addiction disorder) e si ritrovano ad avere sintomi e comportamenti del tutto simili a quelli causati dalle sostanze psicoattive. E’ quanto emerso dal convegno “Naufraghi nella rete. Adolescenti e abusi mediatici”, tenuto a Grosseto e organizzato da U.F. Dipendenze area grossetana in collaborazione con Cesvot e associazione Ofelia, per puntare i riflettori sull’allarme sociale provocato da questa nuova patologia fortemente in crescita in tutto il mondo occidentale.

LE GIOVANI DONNE CERCANO RIFUGIO NEL CIBO E I GIOVANI UOMINI NEL COMPUTER. In una societa’ sempre piu’ complessa e fagocitante in cui ogni giorno le esperienze e le conoscenze si amplificano, dove i media presentano continuamente nuovi modelli di riferimento, valori e stili di vita alternativi, ecco che emerge negli adolescenti un senso di incertezza, di smarrimento e la necessita’ di trovare il proprio posto. Secondo Luca Vallario, psicologo, psicoterapeuta e autore del libro ‘Naufraghi nella rete. Adolescenti e abusi mediatici’, da cui deriva il nome del convegno, “il mondo virtuale propone copie del reale indolori e comode e crea una scorciatoia priva del pedaggio problematico e sofferto dell’adolescenza”. Da qui nasce l’abuso di internet che secondo recenti stime riguarderebbe il 13% dei giovani. Una cifra importante se si considera che i ragazzi coinvolti in disturbi del comportamento alimentare, fenomeno che riguarda soprattutto il mondo femminile, sono circa il 10%. Continua Vallario: “In letteratura si tende a considerare come patologica la soglia delle 36 ore settimanali ma occorrerebbe fare uno studio piu’ approfondito per stimare non solo la quantita’ ma anche la qualita’ del tempo passato on-line. Molti navigano per lavoro o per studio, altri per giocare, socializzare o mantenere i contatti con gli amici. I giovani dipendenti da internet lo usano soprattutto per il gioco d’azzardo, attivita’ legate al sesso e per una socializzazione patologica. Il convegno non vuole essere una crociata contro la rete ma un evento per promuoverne un uso critico e consapevole. Gli adolescenti affetti dall’Internet addiction disorder sono giovani che hanno perso il rapporto con la realta’ e la migliore terapia possibile e’ un approccio integrato tra medici e psicologi per riannodare questo legame perduto”.

Per il 2012 e’ prevista l’uscita della quinta edizione del Dsm (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders), uno degli strumenti piu’ utilizzati per la diagnosi dei disturbi mentali al punto che e’ noto anche come la ‘Bibbia di Psichiatria’. Lo Iad non era presente nell’ultima edizione – risalente al 2000 – ma con tutta probabilita’ sara’ annoverato tra le patologie della prossima pubblicazione entrando a tutti gli effetti nella lista dei nuovi disturbi del nostro secolo.

da Agenzia DIRE

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